Storia

Storia

1919

Il convento di Santa Maria delle Grazie

 

L’ex convento fu ceduto dalle proprietarie alla Fondazione Paganini Rè nel giugno del 1919. L’edificio era sorto assieme alla vicina chiesa di Santa Maria delle Grazie a fine Quattrocento (la consacrazione è del 1505). Si trattava di una sorta di villaggio dello spirito e della solidarietà che divenne presto un punto di riferimento caro alle anime dei bellinzonesi. Tra le mura del convento soggiornò anche San Carlo Borromeo, quando, arcivescovo di Milano, si recò in visita nelle parrocchie ticinesi.

Le cose cambiarono nell’Ottocento. Nel 1848 il Gran Consiglio votò la soppressione di 8 conventi, tra i quali quello di Santa Maria delle Grazie. Il bene poi passò al Comune di Bellinzona, e poi al canonico e infine alcune famiglie lo comprarono all’incanto. L’ultimo rogito fu il 23 giugno 1919. Per 75’000 franchi convento e terreno diventavano proprietà della neocostituita Fondazione Paganini-Rè.

Mappa

1929

La prima trasformazione

 

Fra il luglio 1919 e il marzo 1921, il convento di Santa Maria delle Grazie, monumento nazionale, vede trasformare le celle dei frati al primo piano in camerette. In questo modo nel luglio 1921 il Pio Ricovero, oggi Casa Paganini Rè, potè iniziare la sua attività. La Direzione viene affidata alla Suore di Santa Maria della Provvidenza.

1901

1921

La benefattrice

 

La Casa Paganini Rè ha un secolo di vita; iniziava, infatti, la sua attività di accoglienza il 1° luglio 1921. Il legame tra la famiglia Paganini e la città di Bellinzona è però ben più antico, le prime attestazioni in documenti ufficiali risalgono al Trecento. Successivamente ecclesiastici e notai resero celebre nei secoli la casata, che però si estinse nel 1918, quando il 22 novembre di quell’anno spirò, a soli 54 anni, il colonnello Severino Paganini. In città era conosciuto come “ul sciur Severin” o “ul Colonel” e oltre che per la carriera militare era noto in città per avere una frequentata ferramenta in piazza Grande.

“Ul sciur Severin” lasciò vedova Flora Rè-Martignoni. La signora Flora si era sposata con Paganini l’8 gennaio del 1895. Lei aveva 22 anni, lui 31. La vedova sopravvisse solo cinque mesi al marito: descritta come inferma da anni, morì il 28 aprile 1919.

Poco dopo la morte del marito la signora Flora aveva però scritto un testamento che costituisce l’atto di Fondazione del Pio Ricovero Paganini-Rè per gli Invalidi di Bellinzona.

Lasciava tutti i suoi stabili di proprietà, nel quartiere San Giovanni, affinché il Pio Ricovero si occupasse delle “persone vecchie inabili al lavoro e bisognose di assistenza, senza distinzione di nazionalità, ma domiciliare a Bellinzona da almeno 5 anni”.

La signora Flora indicava nell’Amministratore Apostolico del Ticino, la figura che doveva nominare i tre componenti Commissione che doveva amministrare il nuovo ente.

Flora

Il vescovo e i primi consiglieri

 

Fu così che Monsignor Aurelio Bacciarini, da due anni Amministratore Apostolico del Cantone Ticino si mise all’opera nominando il dottor Raimondo Rossi e Don Antonio Rossi ad affiancarlo in Commissione. 

L’idea della signora Flora era però impraticabile. Gli stabili a San Giovanni mal si adattavano al progetto di ricovero e fu così che si pensò di acquisire l’antico convento dei Frati minori vicino alla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Era un posto ideale, tranquillo, ben soleggiato e con possibilità di ampliamento e con molto terreno adiacente.

Vescovo

1930

La casa dei frati

 

Nel 1930 viene ristrutturato anche il piano terra dell’ex convento, che si affaccia sul bellissimo chiostro. Nel 1933 viene demolita la “foresteria” (sostituita con la Casa dei Frati) e viene aggiunto il corpo-lavanderia verso ovest.

Chiosco

1964

Le suore

 

Nel 1964 le suore Guanelliane lasciano la casa e vengono sostituite dalla Suore della Poverelle del Beato Palazzolo, mentre oggi sono presenti le Suore dell’Adorazione del Santissimo Sacramento.

Suore

1972

Le successive trasformazioni

 

È il 1972 quando una nuova ala viene aggiunta alla Casa e si procede a una ristrutturazione dell’ex convento (progetto dell’architetto Adriano Mazzola). 

La struttura viene ampliata aggiungendo 3 piani (uno sotterraneo e due esterni). Gli edifici sono collegati con un passaggio coperto. I tre piani sono così suddivisi: 

Piano Cantina: 
rifugi (che saranno utilizzati come depositi), cantine, locali tecnici e spogliatoio dipendenti.

Piano Terreno: 
i locali per la vita quotidiana dei ricoverati, come il refettorio, sala di lavoro e servizi sanitari, due reparti infermeria uomini e donne, una cappella, un consultorio medico, uffici, corridoi e scale.

Primo Piano: 
camere a due letti e camere singole e ampio ascensore per raggiungere il piano.

1972

1980

Infermieria

 

Negli anni Ottanta, con l’architetto Fernando Cattaneo, si procede a realizzare altri ampliamenti (ala infermeria) e a una riqualificazione del vecchio convento e del chiostro esterno, con i suoi stupendi affreschi. Nella parte a sud avviene l’aggiunta di 5 camere al piano terra e al primo piano.

Nel 1995-6 l’edificio costruito nel 1972 è quasi totalmente ammodernato con camere più ampie e tutte dotate di servizio. Viene realizzata anche la sala conferenze.

1980

1996

Fiamme e tempesta

 

L’ultimo giorno dell’anno del 1996 un rovinoso incendio distrugge la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Le fiamme divampano anche in parte anche nell’ex convento, ora Casa per Anziani. Dopo lo choc, la città si riprende e la chiesa viene ricostruita. L’ex convento ristrutturato nella parte danneggiata. Nessun ferito ma la conta dei danni è ingente.

Passano pochi mesi e nell’aprile 1997 una tromba d’aria danneggia il tetto in fase di rifacimento. I lavori ricominciano. L’ex convento e l’animo dei bellinzonesi è più forte delle intemperie.

DSC 2144

2000

Gli ultimi interventi

 

Nel 2000 al reparto PT viene costruita la sala da pranzo di reparto. Sempre in quell’anno in tutti i reparti vengono eliminate le camere a quattro e a tre letti.

Oggi la struttura è suddivisa nell’Ala Mazzola e in quella dell’ex Convento. Nella Mazzola al primo piano (reparto 1B) sono ospitate 45 persone, suddivise in camere singole e doppie, ognuna con il bagno privato. Nel reparto si trovano anche i locali farmacia, bagno medico (locale con vasca da bagno medicalizzata), refettorio e cucinetta. Al piano terra c’é un reparto di cure (PT) che ospita 18 persone anch’esse in camere singole e doppie, con bagno privato per ogni stanza. Nel reparto ci sono anche i locali infermeria, cucinetta, sala da pranzo, bagno medico. 

Al piano terra si trovano anche i locali comuni come: cappella, uffici amministrativi, refettorio e sale conferenze.

Nell’ex convento al primo piano (reparto 1A) sono ospitate 30 persone divise in camere singole e doppie. Nel reparto si trovano anche i locali: infermeria, refettorio con cucinetta, due bagni medici, farmacia. Al piano terra si trovano le sale comuni destinate a cucina centrale, bar, animazione, sala riunioni, parrucchiera, lavanderia, riabilitazione e camera mortuaria.

Per raggiungere i piani superiori in entrambi gli stabili, si possono utilizzare le scale principali interne o di servizio e due ampi ascensori che possono trasportare letti e persone.

Pranzo

2016

Ecosostenibilità

 

Nel 2016 è stata inaugurata un’ulteriore opera di ammodernamento con il miglioramento dell’isolamento termico dei serramenti e l’allacciamento al teleriscaldamento, a testimonianza di un impegno sul fronte della sostenibilità ambientale.  Per quanto riguarda l’accessibilità vi è stata la creazione di un accesso autonomo per persone con mezzi ausiliari. 

Sono state installate porte automatiche e soglie al livello del pavimento per garantire indipendenza ai residenti. Si sono inoltre realizzati interventi di ampiamento del ristorante centrale e del salotto nel reparto al primo piano. Anche l’area esterna è stata oggetto di rinnovamento con la creazione di un Giardino dei 5 sensi.